24 juil. 2025

MOVES III 2025: incentivi per le infrastrutture di ricarica nella Comunità Valenciana

Guida completa agli incentivi MOVES III 2025 per la Comunità Valenciana: scopri come ottenere i contributi per installare infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
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Il bando MOVES III 2025, promosso dall’IVACE, sostiene l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici nella Comunità Valenciana. Un’occasione concreta per enti pubblici, imprese e privati che vogliono investire nella mobilità sostenibile. 

In questo articolo trovi tutte le informazioni utili su requisiti, spese ammissibili, scadenze e modalità di accesso.


Il programma MOVES III e il ruolo dell’IVACE

Origini e obiettivi del programma MOVES III

Negli ultimi anni, l’Europa ha accelerato la corsa verso la transizione energetica, puntando con decisione sulla mobilità elettrica. In questo scenario si inserisce il programma MOVES III, uno dei pilastri del Piano di Ripresa, Trasformazione e Resilienza (PRTR) della Spagna. Il suo obiettivo è sostenere economicamente la diffusione dei veicoli elettrici e, soprattutto, lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica che rendono possibile una mobilità davvero sostenibile.

MOVES III rappresenta una risposta concreta alla necessità di ridurre le emissioni di CO₂, modernizzare il settore dei trasporti e favorire l’adozione di tecnologie energetiche pulite. L’edizione 2025 prevede nuove risorse, tempistiche precise e una particolare attenzione alle regioni più dinamiche, come la Comunità Valenciana.


Funzioni dell’IVACE nella Comunità Valenciana

All’interno della Comunità Valenciana, il soggetto incaricato di gestire e distribuire i fondi è l’IVACE (Istituto Valenciano della Competitività Imprenditoriale). L’ente coordina l’intero processo: dalla pubblicazione del bando alla valutazione delle domande, fino alla concessione e controllo dei contributi. L’IVACE svolge anche un ruolo chiave nell’assicurare che le installazioni finanziate siano realmente efficienti, conformi alla normativa e orientate a un uso sostenibile dell’energia.


Beneficiari degli incentivi

Categorie ammesse

Gli incentivi MOVES III sono pensati per essere il più inclusivi possibile. Possono beneficiarne:

  • Enti pubblici, come comuni, province o enti regionali;

  • Piccole e medie imprese, indipendentemente dal settore di attività;

  • Privati e condomìni, che desiderano installare punti di ricarica per uso personale o condiviso;

  • Altri soggetti non economici, come associazioni o fondazioni, purché non svolgano attività commerciali.

Questo ampio spettro di destinatari riflette la volontà di costruire una rete di ricarica capillare e accessibile a tutti.


Requisiti di ammissibilità

Naturalmente, per accedere ai fondi è necessario rispettare alcune condizioni. I soggetti beneficiari devono rientrare in precise categorie giuridiche e, in alcuni casi, scegliere tra due regimi di aiuto:

  • Regime ordinario, per chi intende beneficiare delle esenzioni previste dal Regolamento Generale di Esenzione per Categoria (RGEC);

  • Regime de minimis, applicabile in particolare alle PMI, che consente un accesso semplificato ai contributi ma impone un tetto massimo agli aiuti cumulabili.

La scelta del regime ha effetti pratici sulle tempistiche valide per fatture, contratti e pagamenti, ed è quindi fondamentale decidere con consapevolezza fin dalla fase di presentazione della domanda.


Interventi finanziabili

Infrastrutture di ricarica

Il cuore del bando MOVES III è rappresentato dalle infrastrutture di ricarica. Sono ammessi sia punti di ricarica in corrente alternata (AC) che in corrente continua (DC), destinati all’uso pubblico o privato. È possibile installare una singola colonnina o creare interi hub di ricarica, ad esempio in parcheggi aziendali, aree commerciali o condomini.

Le installazioni devono essere nuove, certificate e conformi alle normative tecniche in vigore. Inoltre, devono essere collegate a un sistema di gestione che ne consenta l’uso efficiente e sicuro.


Lavori e opere complementari

Oltre alle stazioni di ricarica, il bando copre un’ampia gamma di lavori preparatori e infrastrutturali:

  • Scavi e posa di condutture;

  • Costruzione di plinti o strutture di supporto;

  • Cablaggi, quadri elettrici e trasformatori;

  • Collegamento alla rete elettrica (in bassa o media tensione).

Questi costi rappresentano spesso la parte più onerosa di un progetto, e il fatto che siano inclusi nel finanziamento è un segnale concreto dell’impegno pubblico a supportare la transizione.


Preinstallazioni nei condomìni

Una voce di spesa particolarmente interessante è quella relativa alle preinstallazioni nei condomìni esistenti, regolata dalla normativa ITC BT-52. In pratica, è possibile ottenere fondi per realizzare l’infrastruttura comune che permette, in futuro, l’attivazione di più punti di ricarica nei singoli box o posti auto: canaline, quadri, collegamenti condivisi.

Una misura intelligente, che guarda al lungo termine e facilita l’elettrificazione degli spazi residenziali.


Sistemi tecnologici integrati

Il bando MOVES III finanzia anche i sistemi tecnologici che rendono le stazioni intelligenti e connesse:

  • Sistemi di pagamento integrati (POS, QR code, RFID);

  • Software di monitoraggio, controllo e reportistica;

  • Connessioni dati via internet, 3G, 4G o reti locali.

Questi strumenti permettono di ottimizzare l’uso della rete, evitare sovraccarichi e offrire una migliore esperienza all’utente finale.


Impianti di energia rinnovabile e sistemi di accumulo

Sono ammissibili anche impianti fotovoltaici o batterie di accumulo, ma solo se dedicati esclusivamente al punto di ricarica. Non è quindi possibile finanziare impianti collegati anche ad altri usi dell’edificio o dell’area. La potenza dell’impianto deve essere coerente con quella del punto di ricarica, evitando sovradimensionamenti.

Questa possibilità apre la strada a soluzioni autosufficienti, in grado di produrre e immagazzinare energia verde per la ricarica dei veicoli.


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Spese ammissibili e non ammissibili

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili tutte le spese direttamente legate alla realizzazione dell’infrastruttura, tra cui:

  • Acquisto e installazione della colonnina;

  • Lavori edili e impiantistici;

  • Progettazione, direzione lavori e ingegneria;

  • Costi per autorizzazioni, certificazioni e connessione alla rete;

  • Costi dei sistemi digitali e di sicurezza.

Tutti questi elementi devono essere giustificati tramite fatture, contratti e bonifici bancari, e devono essere conformi alla normativa vigente.


Spese non ammissibili

Al contrario, il bando esclude espressamente:

  • Contatori intelligenti, che devono essere forniti dai distributori di energia;

  • IVA, se recuperabile dal soggetto beneficiario;

  • Oneri finanziari e interessi passivi;

  • Immobili, terreni e beni strumentali usati

  • Costi del personale interno o spese generiche non quantificabili.

Inoltre, non sono ammessi investimenti realizzati al solo scopo di conformarsi a normative europee già approvate ma non ancora in vigore. In caso di dubbio, prevale sempre il criterio dell’IVACE.


Tempistiche del bando e presentazione della documentazione

Finestra temporale per la domanda

La presentazione delle domande è possibile dal 22 luglio 2025 al 31 dicembre 2025. È consigliabile non attendere gli ultimi giorni, sia per evitare sovraccarichi della piattaforma, sia perché l’istruttoria potrebbe richiedere del tempo.

Le domande devono essere presentate esclusivamente online, tramite il portale ufficiale IVACE, allegando tutta la documentazione richiesta in formato digitale.


Termini per la rendicontazione

Una volta ottenuto il contributo, il beneficiario ha 8 mesi di tempo per completare l’intervento e presentare la documentazione giustificativa. In casi motivati, è possibile ottenere una proroga fino a 12 mesi, ma non oltre il 31 dicembre 2026.

Il rispetto di queste scadenze è fondamentale per non perdere il diritto al contributo.


Modalità di partecipazione e iter amministrativo

Procedura di candidatura

La domanda si presenta online, accedendo alla piattaforma IVACE con firma elettronica e compilando i moduli previsti. È necessario indicare:

  • Il soggetto proponente e i dati fiscali;

  • La tipologia di intervento;

  • L’importo previsto e la ripartizione dei costi;

  • Il regime di aiuto scelto (ordinario o de minimis).

Una volta inviata, la domanda riceve un numero di protocollo e viene presa in carico per la valutazione.


Documentazione richiesta

La domanda deve essere accompagnata da una serie di documenti, tra cui:

  • Preventivi dettagliati e offerte tecniche;

  • Contratti o ordini d’acquisto;

  • Fatture pro forma o computi metrici;

  • Planimetrie e relazioni tecniche;

  • Dichiarazioni di conformità normativa.

Tutti i documenti devono essere coerenti tra loro e rispettare i requisiti imposti dal bando.


Valutazione e approvazione

L’IVACE verifica la completezza della domanda, la congruità dei costi, la coerenza del progetto e la regolarità amministrativa. Se necessario, può richiedere integrazioni o chiarimenti.

Una volta approvata, la domanda riceve una notifica ufficiale di concessione del contributo, con l’indicazione dell’importo finanziato e delle condizioni da rispettare.


Supporto e assistenza

Chi desidera presentare domanda può contare sull’aiuto di consulenti tecnici, installatori certificati o aziende specializzate. In alternativa, l’IVACE mette a disposizione sportelli informativi e una guida operativa aggiornata, utile per orientarsi tra i vari passaggi burocratici.


MOVES III 2025 è l’occasione per costruire il futuro della ricarica

Il bando MOVES III 2025 rappresenta un’opportunità concreta per chi desidera investire in infrastrutture di ricarica nella Comunità Valenciana. Con una copertura ampia dei costi, tempistiche chiare e la possibilità di creare soluzioni energetiche intelligenti, questo incentivo segna un passo importante verso una mobilità più pulita, accessibile e connessa. Il momento per agire è ora: pianificare con attenzione, rispettare le scadenze e affidarsi a partner qualificati può fare la differenza tra un’idea e un progetto realizzato.

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