20 mag 2025
Bonus auto elettriche 2025: fino a 11.000 euro con rottamazione e fondi Pnrr per l’acquisto di veicoli a zero emissioni
Quasi 600 milioni di euro per promuovere la mobilità sostenibile: obiettivi, beneficiari e tempistiche degli incentivi in arrivo
L'Italia compie un passo decisivo verso la transizione ecologica con l'approvazione di un nuovo piano di incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici. Al momento non è stata ancora definita una data ufficiale per l’avvio del programma, ma sappiamo che il progetto è reso possibile da una rimodulazione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), originariamente previsti per installare circa 20.500 colonnine lungo strade e autostrade italiane. Questi 597 milioni di euro sono stati riassegnati per promuovere l'acquisto di veicoli a zero emissioni e incentivare la rottamazione di quelli a combustione interna. Una decisione strategica che riflette la volontà del governo di accelerare la decarbonizzazione del settore dei trasporti, notoriamente responsabile di una fetta importante delle emissioni climalteranti in Italia.
Il piano si inserisce in un contesto europeo che vede una crescente pressione normativa per ridurre l'impatto ambientale dei trasporti, con obiettivi chiari: bloccare la vendita di nuove auto a combustione entro il 2035, incrementare la quota di auto elettriche circolanti e rendere l'accesso alla mobilità sostenibile più equo e diffuso. L'Italia, grazie a questa iniziativa, intende colmare parte del gap che la separa da paesi come Germania, Norvegia e Olanda, già da tempo pionieri della mobilità elettrica.
Iter istituzionale e obiettivi del piano
Il nuovo piano di incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici si inserisce in un più ampio processo di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), trasmesso alla Commissione Europea il 21 marzo 2025 e approvato dalla Cabina di regia a Palazzo Chigi il 19 maggio 2025. La misura, che prevede una riallocazione di circa 600 milioni di euro inizialmente destinati alle infrastrutture di ricarica, mira a incentivare la rottamazione dei veicoli a combustione interna e il passaggio a modelli a zero emissioni. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: sostituire entro il 30 giugno 2026 circa 39.000 veicoli endotermici, favorendo in particolare l’accesso alla mobilità elettrica per privati con ISEE medio-basso e microimprese. L’effettiva entrata in vigore degli incentivi, tuttavia, resta subordinata all’approvazione definitiva da parte di Bruxelles, che dovrà validare l’impianto normativo e finanziario previsto.
A chi spetterebbero i nuovi incentivi per auto elettriche
Il piano d'incentivi approvato dal governo italiano è strutturato per massimizzare l'impatto economico e ambientale, differenziando gli importi in base al reddito del richiedente e alla natura giuridica dell'acquirente. In questo modo, si riconosce la necessità di sostenere maggiormente chi ha più difficoltà ad accedere al mercato dell'auto elettrica, senza però escludere le microimprese, vero motore economico del Paese.
Privati con ISEE fino a 30.000 euro
Questa fascia di reddito è la più agevolata dal piano: per i nuclei familiari con un ISEE inferiore ai 30.000 euro è previsto un contributo fino a 11.000 euro. Una cifra significativa, che può arrivare a coprire anche oltre un terzo del prezzo di listino di molte citycar elettriche attualmente in commercio. Il contributo è subordinato alla rottamazione di un veicolo a combustione immatricolato almeno 10 anni prima. In caso contrario, l'importo potrebbe essere ridotto.
Privati con ISEE fino a 40.000 euro
Una seconda fascia è prevista per i privati con un reddito ISEE compreso tra 30.000 e 40.000 euro, ai quali spetta un contributo fino a 9.000 euro. Anche in questo caso, il beneficio è più consistente se accompagnato dalla rottamazione di un veicolo obsoleto. La logica è premiare chi sceglie di rinunciare a un'auto inquinante per contribuire alla riduzione complessiva delle emissioni.
In entrambi i casi, il contributo agisce da leva economica, rendendo possibile l'acquisto di auto elettriche anche a chi, fino a poco tempo fa, non avrebbe potuto permetterselo. Questo rappresenta un cambio di paradigma: la mobilità elettrica non è più un privilegio per pochi, ma una possibilità concreta per molti.
Micro e piccole imprese
Anche le microimprese sembrerebbero destinatarie del nuovo piano, con un incentivo che potrebbe coprire fino al 30% del prezzo di listino del veicolo, fino a un massimo di 20.000 euro. Questo contributo punta a favorire l'elettrificazione del parco veicoli aziendale, in particolare per le attività locali che operano nei centri urbani, spesso soggetti a limitazioni di traffico e ZTL.
Le aziende interessate dovranno dimostrare l'utilizzo prevalente dei veicoli per finalità operative e potranno beneficiare di deduzioni fiscali ulteriori, oltre a un'immagine aziendale più green. Il mix tra incentivo diretto e vantaggi collaterali rappresenta un'opportunità concreta per accelerare il processo di decarbonizzazione del settore commerciale e professionale.

Dove informarsi
Il nuovo piano di incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici rappresenta un passo concreto e strategico verso una mobilità più sostenibile, accessibile e moderna. Grazie alla rimodulazione dei fondi del PNRR, l'Italia si dota finalmente di uno strumento in grado di stimolare l'elettrificazione del parco auto con una logica inclusiva e progressiva, che premia le fasce economicamente più fragili e le microimprese.
La scelta di legare l'incentivo alla rottamazione di veicoli inquinanti rafforza il valore ambientale dell'iniziativa, mentre la semplicità del meccanismo di accesso tramite sconto in fattura ne favorisce l’adozione su larga scala. In attesa del via libera finale da parte della Commissione Europea, è fondamentale rimanere aggiornati tramite fonti ufficiali come il sito del MIMIT e la piattaforma Invitalia, oppure direttamente tramite il blog sul nostro sito.
Ricaricare a casa conviene, davvero
Con i nuovi incentivi, non è solo l’acquisto dell’auto elettrica a diventare più accessibile, ma anche la gestione quotidiana della ricarica. Installare una stazione di ricarica domestica permette infatti di abbattere i costi rispetto alla ricarica pubblica, sfruttare tariffe energetiche più vantaggiose e avere il pieno controllo sui tempi e la potenza di ricarica. È una soluzione comoda, economica e sempre disponibile.
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