26 ago 2025
Incentivi auto elettrica 2025: straordinaria occasione fino a 11.000 € per cambiare veicolo
Scopri tutti i bonus disponibili fino a 11.000 €, i requisiti ISEE, le condizioni di rottamazione e le novità in Italia. Guida completa e aggiornata.
Il 2025 si prospetta come un anno decisivo per la mobilità elettrica in Italia. Dopo anni di discussioni e misure parziali, il Governo ha finalmente sbloccato importanti fondi per sostenere l'acquisto di veicoli elettrici. L'obiettivo è duplice: ridurre drasticamente le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti e stimolare il mercato dell'auto elettrica, ancora rallentato da ostacoli economici e infrastrutturali.
La crescente attenzione alla sostenibilità, alimentata anche dalla pressione dell'Unione Europea e dalle direttive del Green Deal, ha portato a un'accelerazione delle politiche di incentivazione. Gli ecobonus non rappresentano solo un aiuto economico, ma una leva strategica per accompagnare cittadini e aziende verso scelte più consapevoli e green.
L’Europa punta sulle auto elettriche: fondi, politiche e obiettivi green
In tutta Europa, gli Stati membri stanno ridefinendo le proprie strategie per la mobilità a basse emissioni. Francia, Germania, Spagna e Paesi Bassi hanno introdotto o ampliato programmi di sostegno, legandoli spesso a vincoli ambientali più stringenti o a requisiti di produzione interna. L'Italia, dopo qualche incertezza, si allinea ora a questo movimento, puntando in modo deciso sui veicoli 100% elettrici e mettendo da parte, almeno per il momento, le ibride plug-in.
Come funziona l’ecobonus 2025 per l’acquisto di auto elettriche in Italia
I 600 milioni sbloccati dal PNRR per l’incentivazione dei veicoli a basse emissioni
Dopo mesi di trattative e revisioni, il 20 giugno 2025 è arrivato il via libera ufficiale da parte della Commissione Europea a una modifica sostanziale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L'Italia ha ottenuto il consenso per destinare 600 milioni di euro, inizialmente previsti per le colonnine di ricarica stradali, al finanziamento degli incentivi per l'acquisto di auto elettriche.
Questi fondi, rimasti finora inutilizzati per carenza di progetti validi presentati da aziende e privati, verranno ora interamente riassegnati all'ecobonus auto elettrica. La condizione è chiara: l'importo deve essere speso interamente entro il 30 giugno 2026.
A chi spettano le agevolazioni fiscali e quali sono gli importi previsti
Le nuove misure sono pensate per favorire soprattutto le famiglie con redditi medio-bassi. In particolare:
Fino a 11.000 euro di incentivo per chi ha un ISEE inferiore o uguale a 30.000 euro, a condizione che venga rottamata un'auto inquinante Euro 3 o Euro 4.
9.000 euro di contributo per chi ha un ISEE fino a 40.000 euro, sempre con rottamazione.
Sono esclusi tutti gli altri profili reddituali e non è prevista alcuna agevolazione senza rottamazione. Questo rappresenta una svolta importante rispetto agli anni passati, in cui gli incentivi erano più accessibili e meno selettivi.
Tetto di prezzo per accedere agli incentivi: attenzione alle auto elettriche economiche
Per evitare distorsioni e sostenere il mercato delle auto realmente accessibili, è stato fissato un tetto massimo di prezzo di 35.000 euro IVA esclusa. In pratica, possono accedere all'ecobonus solo i modelli elettrici con un prezzo di listino inferiore a circa 42.700 euro IVA inclusa.
Viene così esclusa una buona parte del mercato premium, concentrando gli sforzi su veicoli più compatti e cittadini, spesso già presenti nei listini dei principali costruttori.
Cosa cambia rispetto agli ecobonus precedenti
Rispetto ai bonus del triennio 2020–2024, le principali differenze sono:
stop agli incentivi per le ibride plug-in
obbligo di rottamazione per ottenere qualsiasi contributo
soglie ISEE vincolanti
importi più alti ma destinati a una platea ristretta
In sostanza, si passa da una logica generalista a un approccio più mirato e sociale.
Come richiedere il bonus auto elettrica: procedura aggiornata 2025
Iter completo: dalla scelta dell’auto all’attivazione dell’incentivo
L'accesso agli incentivi avviene esclusivamente tramite concessionari aderenti. Il cittadino non deve presentare autonomamente alcuna domanda online: sarà il rivenditore a caricare i dati sulla piattaforma Ecobonus del MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy).
Documenti da presentare per accedere agli incentivi veicoli elettrici
Per poter attivare la richiesta, il cliente dovrà fornire:
attestazione ISEE aggiornata
certificato di rottamazione del veicolo (intestato da almeno 12 mesi)
documento di identità e codice fiscale
Nel caso di veicolo cointestato, entrambi i soggetti devono rientrare nelle condizioni richieste.
Tempistiche, click day e disponibilità dei fondi
Il bonus sarà attivo da settembre 2025. Al momento non è previsto un click day, ma la disponibilità sarà a esaurimento fondi. Sarà quindi fondamentale verificare la disponibilità in tempo reale sul portale ufficiale e con il proprio concessionario di fiducia.
Dove consultare i modelli ammessi all’ecobonus 2025
Il Ministero pubblicherà un elenco dei veicoli idonei, aggiornato settimanalmente, comprensivo di:
modelli
prezzi
autonomie dichiarate
emissioni (che per le elettriche saranno ovviamente nulle)
E le colonnine? Il nodo infrastrutturale dietro agli incentivi statali
Perché i fondi destinati alla ricarica pubblica sono rimasti inutilizzati
Nonostante fossero disponibili già nel 2022, i fondi PNRR destinati alle colonnine pubbliche non sono stati utilizzati. Le cause principali sono:
difficoltà burocratiche
mancanza di progetti validi
scarso interesse iniziale da parte degli enti locali
Il ruolo delle amministrazioni locali nello sviluppo della rete
Senza un impegno forte da parte dei Comuni, sarà difficile completare la transizione elettrica. Le auto elettriche hanno bisogno di una rete capillare, affidabile e ben distribuita.
Connessione tra diffusione delle auto elettriche e infrastruttura disponibile
Un incentivo efficace deve andare di pari passo con un'infrastruttura adeguata. Senza colonnine, anche il miglior bonus perde valore. Serve un piano integrato che metta al centro non solo l'acquisto, ma l'utilizzo quotidiano dell'auto elettrica.
Altri vantaggi per chi sceglie l’auto elettrica nel 2025
Esenzione bollo auto e accesso alle ZTL
Le auto elettriche sono esentate dal pagamento del bollo per 5 anni in quasi tutte le Regioni. Inoltre, in molte città possono accedere liberamente alle zone a traffico limitato (ZTL).
Parcheggi gratuiti e sconti su assicurazione e manutenzione
Alcuni Comuni offrono parcheggi gratuiti o a tariffa agevolata per veicoli elettrici. Le compagnie assicurative propongono polizze scontate, e anche i costi di manutenzione sono inferiori grazie all'assenza di componenti meccaniche complesse.
Benefici d’immagine per aziende e incentivi auto elettrica business
Le aziende che scelgono auto elettriche beneficiano di agevolazioni fiscali, possono migliorare la propria immagine green e accedere più facilmente a bandi pubblici per la mobilità sostenibile.
FAQ: tutte le risposte sugli incentivi auto elettrica 2025
È obbligatorio rottamare per ottenere il bonus?
Sì, per accedere al contributo è necessaria la rottamazione di un veicolo Euro 3 o Euro 4.
Sono validi anche per auto elettriche usate?
No, gli incentivi 2025 si applicano esclusivamente all'acquisto di auto elettriche nuove.
Cosa succede se i fondi finiscono prima del previsto?
L'incentivo viene concesso fino a esaurimento fondi. Una volta esauriti, non è possibile accedere al bonus.
Le agevolazioni valgono anche per professionisti e imprese?
No, l'ecobonus 2025 è riservato ai cittadini privati. Per le imprese potrebbero esserci bandi regionali o misure specifiche.
Posso cumulare più incentivi contemporaneamente?
Solo se previsto da regolamenti regionali o locali. A livello statale, non è previsto il cumulo con altri incentivi automotive.
Conclusione: perché approfittare degli incentivi 2025
Il 2025 offre un'opportunità concreta e generosa per passare alla mobilità elettrica. Con bonus fino a 11.000 euro, esenzioni fiscali e vantaggi nell'utilizzo quotidiano, scegliere un'auto elettrica diventa una decisione logica, sostenibile ed economicamente vantaggiosa.
Tuttavia, il tempo è limitato: i fondi sono a esaurimento e devono essere utilizzati entro il 2026. Il consiglio? Agire subito, informarsi presso i concessionari, valutare i modelli disponibili e monitorare l'andamento degli stanziamenti.
Per approfondire, consulta il portale ufficiale ecobonus.mise.gov.it e rimani aggiornato con le comunicazioni del MIMIT e sul nostro blog.
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