25 ago 2025
La presa di casa basta per ricaricare l’auto elettrica?
Ricaricare l’auto elettrica da una presa domestica è possibile, ma tra tempi di ricarica lunghi, rischi per l’impianto e zero controllo, l’EV charger installato da professionisti resta la scelta più sicura ed efficiente.
Quando si passa all’elettrico, una delle prime domande che ci si pone è: “Posso ricaricare la mia auto direttamente dalla presa di casa?”
L’idea sembra semplice e immediata, ma ci sono aspetti tecnici e di sicurezza che meritano attenzione.
In questo articolo faremo chiarezza su come funziona davvero la ricarica da presa, quali sono i suoi limiti e quando conviene invece installare una wallbox domestica.
Apparentemente sì, praticamente no
Collegare la propria auto elettrica a una presa domestica standard è tecnicamente possibile. Il cavo fornito con il veicolo lo consente, e per chi muove i primi passi nel mondo elettrico può sembrare una soluzione comoda. Ma comoda non significa efficiente. E soprattutto, non vuol dire sicura.
Una ricarica lenta che dura più di una giornata
Uno degli aspetti più critici della ricarica tramite presa domestica riguarda i tempi di ricarica auto elettriche, che risultano particolarmente lunghi e poco pratici. Per esempio, una batteria da 60 kWh collegata a una presa tradizionale da 2,3 kW può richiedere oltre 24 ore per una ricarica completa. Una tempistica simile risulta difficilmente compatibile con le esigenze di mobilità quotidiana, soprattutto se l’auto viene utilizzata ogni giorno.
Oltre alla lentezza, è fondamentale considerare anche la sicurezza: le prese domestiche non sono progettate per erogare potenza in modo continuativo per periodi così prolungati. In impianti datati o non verificati, ciò può comportare il rischio di surriscaldamento e malfunzionamenti, rendendo questa soluzione poco adatta per un utilizzo regolare e prolungato nel tempo.
EV charger: più di una semplice presa
Ricaricare bene, non solo più in fretta
Un EV charger è una stazione di ricarica dedicata che si installa a muro o su colonnina, e che comunica con l’auto per ottimizzare la ricarica in base ai consumi domestici. Il suo vero valore non è solo la potenza (7,4 o 11 kW sono lo standard), ma la capacità di gestire l’energia in modo intelligente.
Un EV charger può:
Adattare la potenza in tempo reale
Evitare sovraccarichi all’impianto
Collaborare con un impianto fotovoltaico
Essere controllato da remoto tramite app
Aggiornarsi nel tempo con nuove funzioni
La differenza si sente ogni giorno
Installare un EV charger significa trasformare un gesto quotidiano in un’esperienza senza stress: ricarichi mentre dormi, mentre cucini, mentre lavori. Nessun pensiero, nessun rischio, zero complicazioni.
Installatori wallbox: una scelta tecnica, non commerciale
Perché affidarsi a un professionista
Troppi utenti acquistano online una wallbox sperando di arrangiarsi, salvo poi scoprire che servono modifiche al quadro elettrico, che l’impianto non regge o che il caricatore non funziona correttamente.
Per questo gli installatori wallbox certificati sono una risorsa fondamentale. Non solo ti aiutano a scegliere il modello giusto in base all’impianto, ma garantiscono anche che tutto sia conforme alle normative, sicuro e dove possibile incentivabile.
Un’installazione professionale ti protegge da brutte sorprese e ti fa accedere a eventuali bonus e detrazioni.
Non improvvisare, investi bene
Sì, puoi ricaricare l’auto da una normale presa di casa. Ma è come fare il pieno con un contagocce.
Se vuoi vivere davvero l’esperienza della mobilità elettrica, serve un EV charger affidabile, installato da un tecnico esperto, con tempi di ricarica rapidi e controllo totale sull’energia.
Non è solo una questione di potenza, ma di sicurezza, efficienza e libertà.
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