5 set 2025
Ricarica per auto elettriche in autostrada: guida completa per viaggiare senza pensieri
Guida completa alla ricarica per auto elettriche in autostrada: dove trovare le colonnine, quanto costa, tempi di ricarica, tecnologie e consigli per viaggiare sereni.
Con oltre 220.000 veicoli elettrici circolanti in Italia (dati UNRAE 2024) e un mercato in continua espansione, anche il modo di affrontare i viaggi su lunghe distanze sta cambiando. Chi oggi guida un’auto elettrica non è più limitato agli spostamenti urbani: autonomia sempre maggiore, ricarica più rapida e nuove infrastrutture rendono i lunghi tragitti un’esperienza alla portata di tutti.
Perché la ricarica lungo le autostrade è cruciale per l’e-mobility
La vera sfida della mobilità elettrica si gioca sulle autostrade, dove l’efficienza e la rapidità diventano fattori chiave. In questo contesto, le colonnine di ricarica ad alta potenza sono fondamentali per evitare rallentamenti nei tempi di viaggio. Non è un caso che il PNRR preveda l’installazione di 7.500 punti di ricarica fast lungo le principali arterie entro il 2026.
Colonnine di ricarica in autostrada: copertura e sviluppo in Italia
Stato attuale delle infrastrutture lungo la rete autostradale
Secondo i dati aggiornati di Motus-E (2025), l’Italia conta oggi circa 900 stazioni di ricarica ad accesso pubblico in ambito autostradale, con una media di 1 punto di ricarica ogni 90 km. Tra gli operatori attivi:
Free To X: la società controllata da Autostrade per l’Italia, che punta a una copertura capillare su tutta la rete, con potenze fino a 300 kW.
Ionity: consorzio europeo sostenuto da marchi come BMW, Ford, Hyundai, Mercedes-Benz e Volkswagen.
Enel X Way: il principale operatore nazionale, con colonnine fast e ultra-fast in aree di servizio e prossimità.
Atlante: società del Gruppo NHOA, player globale nello stoccaggio di energia e nella mobilità elettrica.
Plenitude On The Road: con oltre 400.000 punti di ricarica disponibili sia in Italia che all'estero.
Confronto con le reti europee
In Germania e Francia, la densità delle stazioni è superiore: si trova una colonnina ogni 40-50 km, con una rete più consolidata e interoperabile. L’Italia ha però accelerato notevolmente, superando la Spagna in termini di stazioni attive lungo le autostrade e rientrando nel target fissato dall’AFIR (Alternative Fuels Infrastructure Regulation) dell’Unione Europea.
Dove trovare le stazioni di ricarica rapida lungo il tragitto
App, mappe e strumenti per pianificare la ricarica
L’esperienza utente migliora anche grazie a strumenti digitali come:
ABetterRoutePlanner (ABRP): app basata su dati reali di consumo e modello auto, suggerisce soste ottimali.
Nextcharge: forniscono mappa dettagliata, recensioni degli utenti e disponibilità in tempo reale.
Google Maps: sempre più integrato con le auto elettriche, mostra le stazioni lungo il percorso in base alla batteria residua.
Zone meglio servite e tratte autostradali strategiche
Le tratte maggiormente coperte sono:
A1 (Milano–Roma–Napoli): backbone della mobilità nazionale.
A4 (Torino–Venezia) e A14 (Bologna–Bari): importanti per i flussi turistici e commerciali.
A22 (Modena–Brennero): rilevante per il traffico internazionale verso l’Austria e la Germania.
Tecnologie di ricarica disponibili in autostrada
Corrente continua vs alternata: cosa aspettarsi
Le colonnine presenti in autostrada utilizzano quasi esclusivamente corrente continua (DC), con potenze che vanno da 50 a 350 kW. La ricarica in corrente alternata (AC), più lenta, è tipica delle stazioni urbane o domestiche e viene raramente installata lungo le autostrade.
Potenza e standard di connessione: CCS2, CHAdeMO, Tesla
Le colonnine moderne sono dotate di connettori CCS2, compatibili con la maggior parte dei modelli europei. Alcune stazioni offrono ancora CHAdeMO, utile per modelli Nissan Leaf o Mitsubishi, ma in calo. I Tesla Supercharger di nuova generazione sono aperti anche a veicoli non Tesla dotati di CCS, tramite l’app ufficiale.
Tempi di ricarica: quanto ci vuole davvero?
Fattori che incidono sulla durata della sosta
Il tempo di ricarica dipende da:
Potenza della colonnina
Capacità della batteria
Stato di carica iniziale (SOC)
Temperatura (una batteria fredda carica più lentamente)
Architettura del veicolo (es. 400 V o 800 V)
In media, una ricarica dal 20% all’80% in autostrada richiede tra 15 e 35 minuti, con differenze significative tra citycar e SUV di ultima generazione.
Quanto costa ricaricare in autostrada?
Fasce di prezzo e variabilità
I costi possono variare sensibilmente in base all’operatore, al metodo di pagamento e alla potenza. In linea generale:
Colonnine fast: 0,60 € – 0,75 € al kWh
Ultra-fast: fino a 0,85 € – 0,90 € al kWh
A titolo di confronto, una ricarica completa su una batteria da 60 kWh può costare in autostrada tra i 35 e i 50 euro, mentre a casa (con contratto flat o notturno) la stessa ricarica può costare meno di 15 euro.
Strategie per ottimizzare i costi
Predisporre una prima ricarica domestica prima della partenza.
Utilizzare le stazioni fuori dal circuito autostradale per soste lunghe.
Controllare se l’auto offre tariffe scontate tramite partner.
Ricarica in autostrada: consigli pratici
Preparare l’auto e il percorso
Aggiorna il software dell’auto: migliora la gestione termica della batteria e l’integrazione con le stazioni.
Imposta la meta sul navigatore integrato EV: alcune auto pre-condizionano la batteria prima della sosta.
Evita l’ansia da autonomia: una pianificazione intelligente e una riserva del 15–20% sono più che sufficienti.
Emergenze e colonnine occupate
Se trovi la colonnina occupata:
Controlla le alternative nelle vicinanze tramite app.
Evita di insistere su una sola stazione: nei pressi dell’uscita autostradale ci sono spesso stazioni urbane.
Ricorda che alcune app permettono la prenotazione del punto di ricarica o l’avvio da remoto.
Il futuro della ricarica in autostrada
Investimenti e normative
Il PNRR italiano prevede 713 milioni di euro per la ricarica ad alta potenza lungo le tratte principali. A livello europeo, il regolamento AFIR prevede almeno una stazione di ricarica rapida ogni 60 km entro il 2030 per i principali corridoi TEN-T.
Innovazioni in arrivo
Ricarica wireless in movimento: già in test in Svezia e Germania.
Battery swapping: in sperimentazione anche in Italia.
Integrazione con fotovoltaico e accumulo: per ridurre i picchi sulla rete.
Domande frequenti (FAQ)
Posso usare una wallbox portatile in autostrada?
No, le colonnine autostradali sono in corrente continua e richiedono connessione diretta al veicolo tramite cavo integrato. Le wallbox portatili funzionano solo in AC e con potenza limitata.
Cosa succede se la batteria si scarica completamente?
È consigliabile non scendere mai sotto il 10%. In caso di emergenza, è possibile richiedere l’intervento del soccorso stradale, che può trainare il veicolo fino alla colonnina più vicina.
La ricarica è compatibile con tutte le auto elettriche?
Sì, a condizione che l’auto supporti lo standard CCS2 (quasi tutte le auto vendute in Europa oggi). Tesla e altri produttori offrono piena compatibilità con le colonnine pubbliche.
Viaggiare in elettrico in autostrada è possibile, oggi più che mai
Grazie all’espansione della rete, all’aumento delle potenze disponibili e all’intelligenza dei sistemi digitali, affrontare lunghi viaggi in auto elettrica è oggi semplice e sicuro. Serve solo un cambio di mentalità: non si tratta di adattarsi a un limite, ma di abituarsi a un nuovo modo di viaggiare.
Daze, ogni giorno sulla strada dell’energia intelligente
Come produttori di infrastrutture di ricarica, sappiamo quanto sia importante offrire soluzioni affidabili e intuitive, soprattutto in scenari dinamici come quello autostradale. La nostra esperienza diretta con partner e utenti ci permette di contribuire attivamente alla creazione di una mobilità davvero sostenibile e a misura di persona.
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